Si tratta di quella che considero - assieme alla raccolta di saggi "Essere e materia" - la mia opera più significativa. Una raccolta di pensieri e di riflessioni di oltre 400 pagine, nelle quali è condensata tutta la mia visione esistenziale. Di essa fanno parte anche alcuni miei scritti che furono a suo tempo premiati in occasione di vari Concorsi filosofico-letterari a carattere nazionale.
In quest'opera il filo autobiografico è solamente un pretesto. Esso non è nient'altro che l’espediente del quale mi avvalgo per rievocare le "atmosfere" di un'era ormai trascorsa (gli anni tra i '50 e i '70 del secolo scorso). Luoghi, personaggi, situazioni, vengono descritti da chi quell'epoca l'ha vissuta in prima persona. Il lettore viene calato in pieno in quella realtà, accompagnato da chi ama definirsi un "sommelier delle atmosfere dei tempi e dei luoghi".
Un breve saggio un po' atipico. Per metà filosofico e per metà scientifico. La teoria dell'Eterno Ritorno all'Eguale, formulata da Friedrich Nietzsche, viene qui rivalutata alla luce delle conquiste scientifiche che sono state conseguite dopo la morte del grande pensatore tedesco, a partire dalla formulazione della teoria della Relatività e dall'individuazione della meccanica quantistica. Ne scaturiscono aspetti che hanno quanto meno del sorprendente.
Questo è un testo scientifico a carattere didattico universitario. E' considerato attualmente il testo di riferimento per chi desideri avvicinarsi alla disciplina denominata "Perimetria", che si occupa di tutto ciò che ruota attorno a quella funzione visiva chiamata "Campo Visivo", comprese le tecniche oggigiorno disponibili per quantificarla nel più accurato dei modi. Quest'opera è il punto d'arrivo di quarant'anni di studio e di ricerca che ho dedicato a questa materia nel corso della mia lunga parabola universitaria, culminata con la pubblicazione di oltre 100 lavori scientifici editi su riviste nazionali e internazionali.